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martedì 15 febbraio 2011

Amministrative Varese - centro sinistra unito?

Bisogna sempre essere aperti ad ogni alternativa possibile e non rimanere arroccati sulle proprie posizioni.

Detto questo però la situazione del centro sinistra a Varese mi sembra arrivata ad un punto di stasi.
Il Pd deciderà sabato (il cittadino di oggi è stato spostato) il suo candidato alle elezioni amministrative.
Quindi da domenica potremmo cominciare a discutere di alleanze? E perchè non si è fatto prima? Il candidato del Pd sarà blindato o si potrà giungere ad una candidatura condivisa?
Sono tutte domande legittime e che Sel pone da otto mesi senza ottenere alcuna risposta, ma anzi andando incontro ad un muro di gomma.
Oggi tra l'altro vengo a sapere che il Pd pensa di formare, oltre alla lista di partito, una lista civica di sostegno al suo candidato.
E allora come deciderà di andare alle elezioni? Da solo o al massimo assieme ad una lista civica o diversamente proporrà una grande alleanza di tutto in centro sinistra?

L'Idv mi sembra in un momento di attesa. Andare con il Pd oppure scegliere un'altra strada?

La FDS venerdì farà la sua prima uscita pre-elettorale e mi sembra che voglia l'alleanza con il partito di Bersani.

SEL ha un candidato alle primarie e penso che debba ribadire questa sua scelta ai possibili alleati.
Ribadire la scelta di una strada limpida, onesta e evidenziata in tutti gli appuntamenti pubblici da luglio 2010 fino ad oggi.

Certo come detto all'inizio per garantire l'unità del centro sinistra tutte le forze in campo dovrebbero trovare la giusta intesa su candidato sindaco e programma, ma soprattutto dovrebbero pensare agli elettori ed alle elettrici.

venerdì 11 febbraio 2011

Amministrative Varese - C'è un centro sinistra?

La situazione politica a Varese, per quanto riguarda il centro sinistra, mi sembra abbastanza critica.

Sinistra Ecologia Libertà da luglio 2010 chiedeva un confronto con tutti i partiti del centro sinistra ed in particolare con il Pd, ma fino ad oggi tale richiesta è rimasta inascoltata.
Con una parte dei partiti del centro sinistra, Idv e Fds, il rapporto in questi mesi è andato avanti e si è lavorato per preparare le prossime elezioni comunali.

Invece, il Pd è rimasto impermeabile alle nostre istanze e direi alle istanze di tutti i possibili alleati. Il Pd cittadino ha cercato una via diversa. Una via che guardava all'Udc e al Fli.
Leggendo le affermazioni apparse sulla stampa locale appare chiaro come il disegno politico fosse quello di andare al primo turno da soli o in alleanza con il terzo polo per poi, in un eventuale ballottaggio, domandare per non dire esigere i voti della sinistra.
Tutto questo mi ricorda tanto da vicino l'autosufficienza di veltroniana memoria.
Mi sembra di vedere un grande risiko politico o il famoso "dalemone" che Guzzanti tanto bene parodiava in televisione.

Ora, arrivati quasi al limite temporale per sciogliere tutti i nodi, il Pd ci presenta la sua candidata a sindaco. Una candidata rifiutata per mesi dallo stesso gruppo dirigente che oggi la propone. Consiglio di andarsi a rileggere certi commenti apparsi su qualche articolo di stampa locale o sui blog di alcuni dirigenti del Pd varesino.
Una candidatura che gli stessi dirigenti cittadini del Pd presentano come debole e come l'unica possibile dopo che tutte le altre personalità interpellate hanno rifiutato l'ingrato compito.

E questa candidatura dovrebbe essere imposta a tutto lo schieramento di centro sinistra. Mi sembra qualcosa di inaccettabile per chi da luglio predica una via diversa che sarebbe dotuta passare per le primarie, intese come strumento per rivitalizzare un centro sinistra assopito e per costruire un'alleanza forte da anteporre a questa destra berlusconiana e leghista e infine per costruire l'alternativa se non da subito nei prossimi anni.

Ora è possibile recuperare un rapporto fra tutte le forze del centro sinistra e presentarsi uniti alle elezioni amministrative?
Le alternative ormai si sono ridotte essendo ormai prossimi alle elezioni e alla presentazione delle liste.

Il Pd potrebbe scegliere il suo candidato e poi sottoporlo al giudizio delle primarie del centro sinistra, infatti un candidato c'è già ed è Rocco Cordì.

Il Pd sceglie ancora il suo candidato, ma poi al tavolo del centro sinistra tutto può essere rimesso in discussione.

Il Pd si irrigidisce ed allora ogni soluzione è possibile anche la più disastrosa.