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martedì 15 luglio 2008

BOZZA APERTA DI PROGRAMMA PER LA SINITRA

Voglio porre l’attenzione su alcuni temi che a mio parere devono essere approfonditi per cercare di giungere così ad un programma comune e condiviso da tutto la Sinistra.
Quello che segue vuole essere solo uno spunto aperto a tutti i miglioramenti che vorrete apportarvi.
BOZZA DI PROGRAMMA PER LA SINISTRA

1) Lavoro
- Aumentare i salari dei lavoratori dipendenti – forse sarebbe opportuno rivedere la contrattazione di secondo livello e prendere contatto con i sindacati per avere un loro parere;
- Diminuire la tassazione alle partite IVA ed ai piccoli imprenditori;
- Migliorare la sicurezza sui luoghi di lavoro;
- Lotta alla precarietà e creare una nuova rete di ammortizzatori sociali per i lavoratori atipici.
2) Sanità
- Rilanciare la sanità pubblica;
- Il privato deve essere complementare al pubblico;
- Ridurre gli sprechi mantenendo un alto livello qualitativo
3) Diritti civili
- Legge su unioni civili;
- Legge sul testamento biologico;
- Riformare la legge 40/04
4) Sicurezza
- Rilancio di una politica di accoglienza ed integrazione per gli immigrati regolari;
- Certezza delle pene per chi commette un reato
- Aumentare i finanziamenti per la giustizia;
- Ridurre la durata dei processi.
5) Energia
- Investire in ricerca sulle fonti energetiche rinnovabili;
- Investire in ricerca sul nucleare “pulito” ossia sicuro e che non produca scorie;
- Incentivare l’uso delle fonti rinnovabili (penso all’uso del fotovoltaico in edifici pubblici e incentivi per l’uso privato)
6) Trasporto
- privilegiare il trasporto su rotaia di uomini e mezzi con treni ad alta velocità (collegamenti veloci fra i grandi centri e la periferia per il trasporto dei pendolari, scambi intermodali in porti ed aeroporti per il trasporto su rotaia delle merci).
7) Famiglia
- Incentivare i giovani a formare una famiglia;
- Creare una rete di sostegno alle famiglia a prezzi contenuti (asili nido, scuola, attività parascolastiche);
- Creare una rete di aiuto per le famiglie con persone anziani e/o disabili.
8) Riforme
- Riforma della legge elettorale;
- Riforma della costituzione in senso regionale con la creazione di un bicameralismo imperfetto dove il Senato diventi la Camere delle Regioni;Riforma della Costituzione per avere dei governi stabili.

PER LA SINISTRA UNITA

All’indomani delle elezioni politiche di aprile la sinistra italiana è entrata in una profonda crisi dovuta al disastroso risultato elettorale.
Per la prima volta nella storia della Repubblica forze politiche che si richiamano esplicitamente al comunismo e al socialismo, forze che affondano le loro radici nella costituzione stessa sono state messe alla porta dal parlamento.
All’interno dei quattro partiti che si erano uniti nella Sinistra Arcobaleno si sono aperti dei dibattiti molto forti e complessi per trovare la soluzione al problema che la consultazione elettorale ci ha lasciato.
Purtroppo la risposta di qualcuno è stata quella di rinchiudersi nel ventre sicuro del proprio partito di appartenenza, ma così facendo ci si ritroverà una sinistra messa in una riserva il cui unico scopo sarà quello di testimonianza politica, di piccola rappresentanza.
Io credo che nel 2008, all’alba del nuovo secolo e del nuovo millennio, occorra una nuova idea di Sinistra.
Le divisioni del ‘900 non sono più accettabili e anzi vanno ricomposte.
Io non capisco quale sia oggi la differenza fra chi in Italia si definisce comunista e chi si definisce socialista.
Non credo che oggi si posso pensare ad una fase rivoluzionaria e massimalista, non credo che se Gramsci fosse oggi qui in mezzo a noi darebbe di nuovo vita alla scissione di Livorno.
Io penso che oggi la Sinistra abbia bisogno di unità, penso a un soggetto nuovo, unito, coeso, al cui interno possano coesistere le diverse anime della Sinistra, quella socialista, quella comunista e quella ambientalista.
Credo che sia giunta l’ora di unire tutti gli uomini e le donne che hanno un’idea progressista in un unico partito.
Penso ad un partito politico nuovo che parli un linguaggio moderno capace di coniugare l’attenzione per i diritti civili con l’attenzione per i nuovi problemi che assillano le fasce più deboli della popolazione.