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mercoledì 25 febbraio 2009

E l'energia pulita?

Berlusconi firma un accordo con Sarkozy e l'Italia ripiomba nell'incubo del nucleare.
Dove verranno costruite le centrali? Dove verrano stoccate le scorie? Il nostro amato Presidente del Consiglio si è posto queste domande?
Io costruirei una bella centrale ad Arcore.
La Lega cosa fa? Forse è contenta della situazione?
Forse sarebbe il caso di smaltire le scorie nucleari a Gemonio.

Perchè il Governo non pensa invece a invistire nelle fonti rinnovabile e non inquinanti.
Il vero futuro è verso questo tipo di energia, un'energia pulita che ci possa aiutare a preservare questo povero pianeta per le generazioni future.

Le scelte di mister B sono sbagliate anche perchè si sceglie di costruire in Italia delle centrali con tecnologia vecchia che saranno superate da centrali di quarta generazione fra cinque anni.

Spero proprio che i consiglieri di Mister B riescano a fargli aprire gli occhi prima che sia troppo tardi.

giovedì 19 febbraio 2009

E la Sinistra a quando?

In questi giorni abbiamo assistito ad una crisi profonda del PD, le disastrose elezioni sarde hanno accelerato lo disfacimento di quel partito.
Walter Veltroni si è dimesso e si è aperto un aspro confronto tutto interno a quello che doveva essere il nuovo partito del centro sinistra, il partito erede dell’Ulivo e dell’Unione.
Non so quale sarà la prospettiva politica che avrà il PD all’indomani delle elezioni europee, di certo la lotta, apertasi al suo interno, per la carica di segretario apre degli scenari impensabili solo fino a lunedì sera.
Le due anime che formano il PD potrebbero addirittura implodere e prendere vie diverse.
In tutto questo l’elettore di Sinistra sceglie la strada del non voto. L’astensionismo anche in Sardegna è stato molto alto.
Tra votare un partito di centro-sinistra, incapace di contrastare una destra sempre più arrogante, e una sinistra divisa ancora in cinque schieramenti politici, ancora in ginocchio per la batosta di un anno fa, la gente di sinistra, quello che dovrebbe essere il nostro grande popolo a cui dovremmo sempre guardare e con cui dovremmo sempre confrontarci, sceglie di bocciarci non recandosi alle urne.
La Sinistra, intesa come grande soggetto politico organizzato, è la grande assente.
L’appello è di fare presto.
Sbrighiamoci compagni e compagne a costruire la casa comune della Sinistra, una casa dove si dialoga e dove ci si confronta.
Non bisogna tergiversare, ma è il momento di agire.
Riuniamoci e costruiamo una grande forza di Sinistra che difenda i diritti civili, salvaguardi la Costituzione Repubblicana e proponga una soluzione seria alla crisi economica industriale.
Finisca il tempo del pensare e delle titubanze ed inizi l’epoca delle scelte e dell’agire.

giovedì 12 febbraio 2009

Buona manifestazione

Domani non potrò essere presente alla manifestazione della Cgil a Roma, ma personalmente sostengo le posizione assunte dal sindacato in questi ultime mesi ed in particolare la decisione di non siglare l'accordo di gennaio.
Con lo spirito sarò con i compagni e le compagne che domani manifesteranno per le vie della capitale.
Buona manifestazione

domenica 8 febbraio 2009

Difendere la Costituzione

Penso che quello che accade in questi ore sia gravissimo.
Il Presidente del Consiglio ha attaccato aspramente il Presidente della Repubblica e duramente la Costituzione, la carta fondamentale sulla quale si fonda lo Stato Italiano.
La Costituzione esprime e contiene al suo interno tutte quelle linee politiche che, all’indomani della seconda guerra mondiale, di una guerra civile e di una dittatura durata vent’anni si riunirono per dare all’Italia una legge che sarebbe stata la base della Repubblica e della vita sociale come oggi la conosciamo.
Giungere a tale risultato non fu facile.
Molte persone, uomini e donne, per il solo ed unico fatto di aspirare ad una società più giusta, libera e democratica furono vittime delle barbarie nazi-fasciste.
L’assemblea costituente aveva al suo interno non solo i comunisti, ma anche socialisti e democratici cristiani.
Tutte le sensibilità del paese furono rappresentate e si confrontarono per giungere a produrre quella che, a parere di molti studiosi del diritto, è un’ottima Costituzione.
La nostra Costituzione, oltre a contenere una serie di principi di libertà e democraticità tali da renderla ancora oggi attuale, ha un sistema di contrappesi e controlli fra poteri dello Stato pensati proprio per non ricadere in una situazione di regime e di dittatura.
Oggi invece la nostra Costituzione viene attaccata e vuole essere oggetto di una riforma che ricorda tanto il piano di Rinascita Democratica stilato dalla loggia massonica P2.
Credo sia utile una risposta pronta e decisa agli attacchi scatenati contro la libertà e la democrazia e quindi propongo che tutti i cittadini, uomini e donne, giovani e meno giovani, diventino i nuovi difensori e i nuovi partigiani della Costituzione e dei suoi valori ponendo in essere come atto politico di tutela della nostra carta fondamentale quelli di iscriversi all’ANPI o ad altra associazione partigiana.

sabato 7 febbraio 2009

Democrazia e Costituzione

Democrazia e Costituzione
Penso a quello che avviene in questi giorni e al conflitto istituzionale apertosi fra poteri dello Stato ed in particolar modo tra il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Ora non voglio addentrarmi sul caso di Eluana Englaro e sul conseguente dibattito apertosi in seno alla politica ed alla società civile.
Le scelte della famiglia di Eluana sono personalissime. La politica e la chiesa dovrebbero avere la forza di fare un passo indietro rispettando, in doveroso silenzio, la tragedia di una famiglia le cui decisioni, certamente, non sono state prese a cuor leggero.
Il fatto gravissimo e da sottolineare in questa vicenda è il disprezzo mostrato dal Presidente dell’Esecutivo nei confronti delle istituzioni e di tutte le regole e convenzioni costituzionali.
Ci sono delle regole e norme costituzionali a cui bisogna conformarsi. Berlusconi crede che avendo vinto le elezioni gli sia permesso tutto, ma non è così. In una democrazia matura il vincitore cerca sempre il confronto con l’altra parte perché le regole non possono essere fatte su misura per uno solo. In una democrazia matura non si usa la forza parlamentare per approvare leggi e riforme varie, più o meno giuste, più o meno utili al paese, a colpi di maggioranza e di voti di fiducia. In una democrazia matura, diversamente da quello che accade oggi in Italia, si cerca sempre il dialogo con l’opposizione, si ricercano intese su alcuni temi specifici e di maggiore rilevanza. Questi accordi maggioranza-opposizione però non devono essere dei meri accordi consociativi e di scambio fra i poteri forti.
Se Berlusconi non capisce questo si passerà dal sistema attuale della democrazia rappresentativa, dove le regole e le convenzioni costituzionali hanno creato un impianto capace di compensare le diverse forze dei poteri dello stato, legislativo, esecutivo e giudiziario, ad una dittatura della maggioranza.
Basterà vincere le elezioni, anche con un solo voto di scarto, per poter far approvare le peggiori norme. E poi? Finito il quinquennio legislativo ed eletta una nuova maggioranza cosa accadrebbe? Il nuovo potere spazzerebbe via tutte le leggi fatte precedentemente per sostituirle con le sue, di certo le migliori.
Un sistema politico amministrativo di questo genere sarebbe dannoso per il paese perché non garantirebbe una continuità nelle leggi e nella gestione politica.
Berlusconi pensa, l’ha dichiarato sabato 7 febbraio 2009, di cambiare la nostra Costituzione, la carta fondamentale dello stato, quella votata e scritta all’indomani della dittatura fascista e pensata proprio per non ripiombare in un nuovo sistema totalitario. Pensa di stravolgere le regole riscrivendo la costituzione in modo favorevole a lui e al regime che intende imporre.
Il pericolo, infatti, è sotto gli occhi di tutti ed è quello di giungere, nell’arco di qualche mese o anno, ad un sistema dittatoriale nel quale il padre-padrone dell’Italia sarà Berlusconi.
La maggior parte dell’informazione si trova già nelle mani di una sola parte politica e in parlamento non esiste e non si fa, se non in minima parte, un’opposizione seria a quest’arrogante maggioranza.
Dobbiamo vigilare e continuare a stare attenti a tutte le derive autoritarie che questo Governo potrebbe avere da oggi in avanti
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venerdì 6 febbraio 2009

Elezioni europee

Oggi leggendo il manifesto mi sono soffermato sull'articolo scritto da Fausto Bertinotti.
L'ex segretario del PRC sostiene la tesi di dover formare una lista elettorale per le elezioni europee capace di rappresentare tutta la sinistra.
Il rischio, secondo Bertinotti, è quello di vedere la sinistra relegata in aree marginalistiche della politica e non capace di poter incidere sulle decisioni che verranno prese nei vari parlamenti, europeo o nazionale.
Io ho delle perplessità su quanto sostenuto dal compagno Fausto.
La sinistra unita ai soli fini elettoralistici è stata già bocciata alle elezioni politiche della scorsa primavera.
Molti compagni avevano creduto al progetto de La Sinistra L'Arcobaleno e si erano illusi che su quel progetto si potesse costruire la casa comune della Sinistra.
Le cose sono andate molto diversamente ed i congressi estivi hanno fotografato uno situazione di divisione e due soluzioni per uscire dalla crisi della sinistra italiana.
La prima soluzione è quella di Ferrero e di Diliberto e ciò arroccarsi sulle posizione settarie e massimaliste si una sinistra comunista e antagonista. Questa mi sembra una prospettiva che manca di lungimiranza e di legame con la società in cui viviamo.
La secondo soluzione è quella prospettata da Mussi, Fava, Vendola e parte dei Verdi e quindi la costruzione di un nuovo soggetto politico che dovrebbe chiamarsi La Sinistra.
Questo nuovo soggetto politico oggi è in una fase di gestazione che procede a piccoli passi.
Le elezioni europee possono essere viste come una sorta di passaggio di questa gestazione dove presentare il simbolo e alcuni punti del programma agli elettori.
Una Sinistra che pretende e credo di dover diventare una forza di governo non deve avere paura degli sbarramenti.
Penso che il confronto apertosi sul territorio fra i compagni e le compagne sia la base per un parto fecondo della nuova Sinistra italiana.

Eluana Englaro

Sul caso di Eluano Englaro penso che la politca e la Chiesa debbano fare un passo indietro.
I giudici, hai massimi vertici, hanno esaminato la questione e hanno deciso che era legale, in questo particolare caso, sospendere l'alimentazione e l'idratazione.
Da quello che leggo Eluana aveva espresso la volontà di non essere curata nel caso in cui si fosse trovata in una situazione simile.
Penso alla sua famiglia e al fatto che i politici e i religiosi dovrebbero osservare un rigoroso silenzio ed accettare la decisione di Eluana e di suo padre.